pubblicato nel numero 2019 anno 3

Metello Bonanno, Lorenzo Gai, Elisabetta Ventisette
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Eletta capitale della cultura italiana per l’anno 2017, Pistoia ha attratto un numero soddisfacente di visitatori e ha esteso la sua reputazione oltre la conclusione del prestigioso evento. I dati del 2018 sono davvero confortanti e tutti positivi rispetto al 2016. Il calo accusato nei confronti del 2017, peraltro previsto, ha interessato solo le imprese alberghiere e solo i clienti italiani. Le imprese non alberghiere e i clienti stranieri hanno sempre registrato cambiamenti positivi.
La regione che ha maggiormente contribuito alla ricettività di Pistoia nel triennio 2016-2018 è stata la Lombardia. La componente straniera al primo posto: Germania per numero di presenze e Cina per numero di arrivi. In media, gli stranieri sono rimasti più a lungo degli italiani. La popolazione maschile ha prevalso sulla popolazione femminile in entrambi i componenti. La distribuzione per età, senza essere identici, non presenta particolari differenze tra clienti italiani e clienti stranieri. Sembra, infatti, essere ben correlato con le ragioni fornite per il soggiorno a Pistoia: tempo libero, interesse culturale, lavoro, affari, partecipazione a fiere e congressi.
Nel complesso, il saldo finale relativo alla nomina a capitale italiana della cultura appare confortante e positivo. L’evento, tuttavia, ha messo in evidenza e illustrato i principali motivi di attrazione turistica, motivi che chiedono di essere consolidati e ampliati al fine di soddisfare un numero crescente di visitatori, sia escursionisti che ospiti della sistemazione in città.